Sponz Fest non è esattamente un festival, è un tentativo di avvicinare il mondo a quello che vorremmo fosse, in una terra dai grandi cieli mobili, che rinnova a ogni alba la Creazione. Da quel sottaterra da dove veniamo. E in cui finiremo.
Sponz Fest Sottaterra. Dal 19 al 25 agosto 2019 in Alta Irpinia.
Idea
Sottaterra, peste, pianto rituale hanno a che fare col ciclo della morte e della vita, tanto più in ambito di festa popolare che è da sempre rito di dissipazione e rigenerazione, e dunque di ri-creazione.
Sottaterra è la cura. Il luogo delle radici, del riparo, della fertilità sotterranea, “underground”. Della conservazione, della memoria, del sottosuolo.
La Peste è pestilenza morale, devastazione del senso di comunità, rottura dei legami sociali, caccia all’untore, capro espiatorio, speculazione sulla paura del contagio, ma anche come in Artaud, liberazione e azzeramento delle regole. Il pianto rituale è purificazione, portare a metro il lutto, mondare, ricomporre un ordine nella perdita.
Luoghi
Come nei momenti di pestilenza, il lazzaretto, il luogo di cura o di detenzione, sarà ubicato fuori dalle mura cittadine e dunque in contrada detta “Vallone Cupo” sulla collina di Gagliano, sede delle tre serate denominate Sponz Pest.
Le attività festive e salvifiche di Sponz Fest saranno nell’antico centro storico e nelle grotte del paese capofila Calitri, oltre che negli altri paesi coinvolti (Cairano, Lacedonia, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Villamaina).
La performance collettiva “Trenodia” attraverserà in modo processionale e rituale i comuni che aderiscono al progetto.
Il progetto “Trenodia” è complementare a Sponz Fest e toccherà altre tre regioni. Partirà dalla Calabria: Caulonia, e poi Isola di Capo Rizzuto (Crotone) 18 agosto. Attraverserà i comuni d’alta Irpinia di Sponz Fest e proseguirà poi in Basilicata a Tricarico (27) per poi terminare a Matera 2019, il 29 agosto.
Info: www.trenodia.it
La Settimana
Per tutta la settimana sponziva, oltre ai singoli eventi e concerti indicati nel programma, un gruppo di artisti, studiosi, musicisti, cantatori e suonatori saranno il corpo vivo e ambulante del Fest, in una reale compartecipazione popolare. Le loro esibizioni saranno anche estemporanee, in campo, in grotta o in vicolo e spesso non annunciate.
Questo gruppo comprende, oltre ai pensatori della libera università per ripetenti, oltre agli attivisti da laboratori, oltre alle corporazioni dei volontari, un manipolo di musicisti a piede libero:
Dimitri Mistakidis (chitarra e voce), Manolis Papos (buzuki e voce): in loro è “Stin ipoga”, il rebetiko del sottosuolo.
Micah P. Hinson . The legendary and lonely cow boy .
la Bassa Banda Processionale di ottoni arrangiata e condotta da Daniele Sepe.
Flaco Leo Maldonado, esule cileno dagli anni 70, mitico fondatore del Florida di Modena, in versione mariachi solitario accompagnato occasionalmente da :
Mariachi tres rosas , formazione locale di finti mariachi in finta divisa che mischiano canzoni locali a finti classici di rancheras, guidati dal trombettista ispano- americano Sergio Palencia Osorio.
Banda della posta, il mitologico combo di musica locale da ballo.
E poi il progetto speciale “Guerra”: tra il Tex Mex e l’Ofanto, Asso Stefana e Peppino “Tottacreta” Galgano, il Flaco Yimenez dell’Ofantina.
Cicc’ Bennet, serenate a tenore che impediscono il sonno.
Victor Herrero, chitarra solitaria e canto iberico.
Peppe Leone, clerico vagantes al servizio del tamburello
Andrea Tartaglia, banditore libero.
Grazie a questa App potrete restare aggiornati in tempo reale sul programma, sui fuori-programma, sulle promozioni e su tutte le iniziative legate allo Sponz Fest.
Chi c’è stato, lo sa: lo Sponz Fest è una magia capace di coinvolgere e travolgere, un flusso di inesauribile energia che dagli stretti vicoli di Calitri si espande nella Valle dell’Ofanto per un’intera settimana.